Image

Analisi dei consumi e dei prezzi nei primi cinque mesi del 2020

L’influenza del Covid-19 e dell’inverno temperato: confronto con lo scorso anno

 

Confrontiamo l’andamento dei consumi dei primi cinque mesi di quest’anno con lo stesso periodo dello scorso anno ed esaminiamo le conseguenze in termini di formazione dei prezzi.

Possiamo descrivere con relativa certezza le ragioni del calo dei consumi e dei prezzi spot e forward e attribuire all’inverno temperato e all’emergenza Covid-19 le responsabilità principali che hanno influito su consumi e prezzi.

Il mese di gennaio 2020 è stato influenzato solamente dalle temperature oltre la media e dalla sovrabbondanza di gas in tutta Europa. La controversia sui dazi tra Usa e Cina sembrava rientrata, si aveva la certezza dell’uscita della Gran Bretagna dall’UE e i produttori di petrolio erano uniti all’insegna del controllo della produzione mondiale. A livello di prezzi, le tensioni in Libia e in Iraq-Iran, a inizio anno avevano portato il Brent a 70 dollari a barile.

Già a fine gennaio però, l’esplosione di un focolaio di infezione Covid-19 nella città cinese di Wuhan aveva portato all’adozione di misure eccezionali e il blocco di molte attività produttive anche nel resto in Cina, con forti limitazioni ai movimenti di persone e merci da e verso il paese asiatico. Dal mese di febbraio il Brent aveva cominciato a diminuire fino a portarsi a metà aprile al valore 20 dollari a barile.

L’Italia risentiva del Covid-19 già da febbraio e, successivamente, cominciava a risentirne il resto del mondo. Dal 9 marzo in Italia cominciavano le misure di confinamento, con l’adozione del protocollo d’emergenza che imponeva restrizioni alla libera circolazione delle persone per ragioni di salute. L’11 marzo il Covid-19 veniva dichiarato pandemia e a fine mese 187 paesi avevano adottato misure di Lockdown.

I mesi invernali, non solo gennaio, erano stati caratterizzati da temperature superiori alla media e da un surplus di GNL, elementi che avevano contribuito a far diminuire i prezzi spot e forward del gas naturale in tutta Europa.

Le conseguenze riguardavano immediatamente i consumi, i prezzi spot e quelli forward che avevano raggiunto i minimi storici.

Si riporta un’analisi mostrata in forma di grafici e tabelle, relative ai consumi e ai prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale.

 

1. Energia elettrica

• (Grafico 1) Andamento dei consumi interni lordi italiani di energia elettrica dei primi cinque mesi dell’anno.

• (Grafico 2) Differenza richiesta di energia elettrica in Italia di da gennaio a maggio 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

• (Tabella 1) Tabella con media dei prezzi spot (Borsa elettrica) e dei forward per gli anni 2021 e 2022 (Settlement EEX)

 

 

2. Gas naturale

• (Grafico 3) Andamento dei consumi interni lordi italiani di gas naturale dei primi cinque mesi dell’anno, determinati sommando la produzione nazionale, le importazioni e detraendo le esportazioni e la variazione delle scorte.

• (Grafico 4) Differenza consumi interni lordi Italia di gas naturale 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

• (Tabella 2) Tabella con media dei prezzi spot (GME MGP-GAS) e dei forward per gli anni 2021 e 2022 (Settlement PSV).

 

 

I mesi di marzo, aprile e maggio 2020 registrano una diminuzione pari rispettivamente al 10%, 17% e 10% rispetto agli stessi mesi del 2019 come si nota dal grafico relativo alle differenze.

I prezzi spot e forward mensili dell’energia elettrica hanno raggiunto i prezzi minimi a maggio. I prezzi spot hanno raggiunto il valore di 0,00 €/MWh in alcune ore di aprile, grazie anche all’apporto massiccio di energia da fotovoltaico. I prezzi forward hanno raggiunto i valori minimi nei mesi di marzo. Da notare la chiara situazione di contango, vale a dire una situazione con prezzi spot inferiori ai prezzi forward.

I mesi di gennaio, aprile e maggio 2020 registrano una diminuzione pari rispettivamente al 9%, 23% e 23% rispetto agli stessi mesi del 2019 come si nota dal grafico relativo alle differenze.

I mesi di gennaio, aprile e maggio 2020 registrano una diminuzione pari rispettivamente al 9%, 23% e 23% rispetto agli stessi mesi del 2019 come si nota dal grafico relativo alle differenze.

I prezzi spot e forward mensili del gas naturale hanno raggiunto i prezzi minimi a maggio. I prezzi spot hanno raggiunto il valore minimo giornaliero di 5,30 c€/m3 nel mese di maggio. I prezzi forward hanno raggiunto i valori minimi nei mesi di marzo e aprile. Da notare anche in questo caso la chiara situazione di contango, vale a dire una situazione con prezzi spot inferiori ai prezzi forward.

Anche a livello europeo si è registrato un andamento dei consumi simile, con delle importanti diminuzioni nei periodi di Lockdown, a cui ha fatto seguito una formazione al ribasso dei prezzi.

A tal proposito, risulta interessante esaminare un confronto i picchi di potenza elettrica prelevati sulla rete e i prezzi spot sulle Borse elettriche in Italia, Germania, Francia e Spagna dal 21 marzo al 10 aprile mostrato una settimana fa in un webinar organizzato dall’Aiee, Associazione italiana economisti dell’energia.

Le date di inizio delle misure di Lockdown sono simili ma differenti tra Stati, come si può di seguito notare: Italia 9 marzo, Spagna 14 marzo, Francia 17 marzo e Germania 21 marzo.

Si riportano i seguenti grafici (Grafici 5 e 6) riferiti al confronto tra i dati del 2020 e quelli del 2019 nello stesso periodo (dal 21 marzo al 10 aprile):

 

1. Variazione del picco di capacità nel periodo di Lockdown 2020 vs. 2019

2. Variazione dei prezzi spot sulle Borse elettriche nel periodo di Lockdown 2020 vs. 2019

 

 

Il trend di calo dei picchi di potenza e dei prezzi spot rilevato in Italia trova conferma negli altri Paesi presi in considerazione. Un andamento simile si ha con i prezzi forward e analogamente per il gas naturale.

Questa analisi lascia alcuni spunti, che ci sentiamo di schematizzare per punti:

 

• Il mercato è influenzato da molti fattori, alcuni dei quali completamente imprevedibili (per l’inizio del 2020 il Covid-19, per la fine del 2016 la notizia del blocco di 17 centrali nucleari francesi).

• Bloccare il prezzo una volta l’anno permette di avere delle certezze ma, in caso di crollo dei mercati, costringe a mantenere dei prezzi elevati.

• Le scelte di bloccare una parte o tutta la fornitura a prezzo fisso possono essere aiutate dall’analisi dei prezzi storici e PTE è disponibile ad aiutare le proprie imprese nella gestione di un acquisto strutturato.

• In alcuni casi può essere interessante valutare di avere una percentuale di fornitura a prezzo variabile di mercato, cercando di introdurre un certo grado di incertezza sui prezzi, ovviamente dopo avere giudicato accettabile questa variabile.

 

PTE è a disposizione per assistere le proprie imprese nell’acquisto dell’energia elettrica e del gas naturale e a valutare la miglior tipologia di acquisto.