Chiarimenti in merito a comunicazione CSEA per le imprese in classe VAL.x che desiderano cambiare classe FAT.x
La CSEA, in questi giorni, ha inviato una comunicazione operativa alle aziende energivore dando la possibilità ad aziende in classe VAL.x di cambiare la propria classe in FAT.x. Tutte le aziende in classe FAT.x non sono interessate dalla presente comunicazione.
La normativa prevede che all’impresa debba essere assegnata la classe di energivorità secondo gli indici di intensità energetica calcolati in base al fatturato e al VAL. A partire dal 2018, per le aziende in classe VAL.x gli oneri a remunerazione della componente A3* non vengono inseriti in fattura e dovranno essere corrisposti direttamente alla CSEA in due rate di acconto (entro il 31 dicembre 2018) e una di saldo (entro il 30 novembre 2019).
La normativa prevede però che le imprese in classe VAL.x siano tenute a versare alla CSEA l’importo minore tra quello calcolato in base alla percentuale del VAL dell’impresa (la percentuale varia in funzione della classe VAL.x a cui appartiene l’impresa) e quello calcolato sulla base dell’effettivo consumo di energia elettrica nell’anno di riferimento (come avviene per le imprese in classe FAT.x).
Si spiega quindi il motivo della rata a saldo. La CSEA, a consuntivo, è obbligata a verifichare se per l’impresa fosse stato più conveniente il versamento proporzionale al VAL o al consumo ed eventualmente accrediterà, anche per il tramite di distributore-fornitore, quanto pagato in più dall’impresa.
Possono nascere i seguenti casi:
Con la comunicazione citata la CSEA ha voluto agevolare le imprese che si trovano nel secondo caso e che, restando in classe VAL.x, avrebbero dovuto anticipare ogni anno somme, a volte decisamente importanti, per poi vederle restituite a distanza di quasi un anno.
Entro il 14 dicembre 2018 le imprese in VAL.x che ricadono nel secondo caso potevano richiedere alla CSEA, l'attribuzione della classe di agevolazione FAT.x di pertinenza (se in possesso dei requisiti e valutata in base ai propri consumi e al proprio livello di fatturato) e versare direttamente gli oneri in fattura come proporzione del consumo. Successivamente la CSEA dovrebbe, sulla base della richiesta ricevuta, attribuire all’impresa la nuova classe di agevolazione FAT.x come risultante dall’ultima dichiarazione presentata e trasmettere al SII l’avvenuta variazione, con decorrenza dal 1°gennaio 2018, in modo che le imprese distributrici possano procedere ai conguagli.
Si specifica inoltre quanto segue:
Per le imprese esaminate da PTE a cui è stata assegnata la classe VAL.x, non si ha convenienza a passare alla classe FAT.x, in quanto meno conveniente. Quindi, per le imprese classificate VAL.x di PTE si consiglia di ignorare la comunicazione.
Come anticipato, si ricorda che gli energivori in classe FAT.x stanno pagando in fattura una quota scontata della componente ASOS. Gli energivori in classe VAL.x non stanno invece pagando la componente ASOS e, con competenza 2018, la CSEA invierà loro due fatture di pari importo in sostituzione del pagamento dell’onere ASOS (ad esempio, le imprese in classe VAL.1, per l’anno 2018, pagheranno, con due fatture di pari importo, il 2,5% del VAL medio degli anni 2014, 2015 e 2016).
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