Un’opera di ammodernamento e riprogettazione dell’impianto che, a fronte di un investimento relativamente contenuto, garantirà un’entrata economica interessante nelle casse comunali
A fine 2017 è stata inaugurata la nuova centrale idroelettrica del Comune di Lavis che ha sostituito impianto esistente, realizzato nel 1984 dall’ing Giulio Dolzani, ma ormai giunto a fine vita a causa dell’usura. In origine, l'acqua era concessa e derivata dal Consorzio Avisiano per usi irrigui, ma ad oggi tale utilizzo era definitivamente cessato e l'acqua derivata era utilizzata esclusivamente per l'alimentazione della turbopompa a servizio dell'acquedotto comunale.
Il nuovo impianto persegue l’obiettivo di sfruttare a scopo idroelettrico l'esistente derivazione, mantenendo costante portata di concessione e tratto di alveo sotteso, ma incrementando il salto geodetico di concessione.
È stato realizzato un nuovo edificio di centrale, totalmente interrato, all’interno del quale è stata alloggiata la condotta forzata, il gruppo turbina-alternatore e i quadri elettrici di gestione della centrale. La vecchia turbopompa è stata sostituita da una turbina in grado di erogare 38 kW costanti in virtù dell’apporto costante d’acqua dal canale pari a 580 l/s e dei circa 8 m di salto disponibili. Per lo sfruttamento del potenziale idroelettrico disponibile è stata scelta una turbina a reazione del tipo ad elica, con generatore trifase asincrono e raffreddamento ad acqua per aumentare l’efficienza e ridurre al minimo il rumore dell’impianto.
Per garantire il servizio all’acquedotto comunale sono state installate delle nuove elettropompe che sostituiscono funzionalmente la precedente turbopompa e portano l’acqua prelevata da una falda fino al bacino di accumulo dell’acquedotto.
L’esercizio dell’impianto è garantito per il 95% del tempo, ipotizzando quindi circa 8400 ore annue. L’energia elettrica così prodotta annualmente è pari circa 319.000 KWh ed è consegnata in bassa tensione alla rete elettrica di SET Distribuzione. Oltre all’energia prodotta va considerato il consumo annuo previsto per l’alimentazione delle nuove elettropompe a servizio dell’acquedotto comunale, pari a circa 105.000 KWh, ottenendo così un saldo energetico positivo di 214.000 KWh.
A livello economico il vantaggio risulta evidente: l’intervento per il rifacimento della centrale ha avuto un costo complessivo (IVA compresa) di circa 600.000 € e prevede un ricavo annuale di circa 50.000 € dovuto alla cessione di energia al GSE, diminuito dei costi dell’energia per il funzionamento delle elettropompe e quelli di gestione e manutenzione.
Polo Tecnologico per l’Energia si è occupato dello studio di fattibilità, di tutte le fasi di progettazione ed autorizzazione che hanno portato al compimento dell’opera.
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