350 milioni di euro verranno destinati ad edifici scolastici pubblici per interventi di riqualificazione energetica.
Nel mese di marzo è cominciato l’iter di un importante decreto del Ministro dell’Ambiente, attualmente alla firma dei Ministri dell’Economia, dello Sviluppo Economico e dell’Istruzione, il cosiddetto “Fondo Kyoto”. Tale provvedimento, realizzato nell’ambito dello “Sblocca Italia” prevede la concessione di prestiti ad un tasso agevolato dello 0,25%, la metà del tasso previsto per i finanziamenti del fondo di Kyoto, per interventi finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici scolastici pubblici. I milioni prelevati dallo “Sblocca Italia” per poter realizzare questo decreto saranno 350 e, secondo Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di missione per l'edilizia scolastica di Palazzo Chigi, saranno possibili almeno 700 interventi. I finanziamenti potranno essere utilizzati dai Comuni e dalle Province possessori di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica, compresi gli asili nido, e gli edifici d’istruzione universitaria e di alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Il primo passo per ottenere il prestito a tasso agevolato è la redazione della diagnosi energetica dell’immobile e successivamente la predisposizione per la certificazione energetica. Gli interventi attuati dovranno garantire un miglioramento di almeno due classi energetiche in tre anni, pena la revoca del finanziamento, mentre la durata complessiva degli interventi di analisi, monitoraggio, audit e diagnosi energetica, per i quali verranno stanziati 30 mila euro per ogni edificio, è massimo 10 anni. Gli interventi invece, non potranno superare un milione di euro se riguardano solo gli impianti e due milioni di euro se comprenderanno anche la riqualificazione di tutto l’edificio.
I criteri e le modalità di erogazione dei prestiti verranno definiti entro 90 dall’entrata in vigore del decreto; i finanziamenti saranno erogati tenendo conto dell’ordine cronologico di ricezione delle richieste.
Commenta così il Ministro Galimberti: “Diventa finalmente operativo un provvedimento che ritengo di grande importanza perché da una risposta su tre temi chiave per il nostro paese: scuola, ambiente e lavoro. Avremo scuole più efficienti e più sicure per i nostri ragazzi, risparmieremo in termini energetici e di costi di gestione e daremo lavoro a molte aziende in un settore come quello della green economy che rappresenta la filiera privilegiata del futuro”.
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