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Il 7 agosto è entrata in vigore la nuova versione dell’Allegato A.72 al codice di rete di Terna, ovvero la procedura per la riduzione della generazione distribuita (RiGeDi) ai fini della gestione in sicurezza del sistema elettrico nazionale.

 

La procedura coinvolge tutti gli impianti eolici e fotovoltaici sia nuovi che esistenti con potenza non inferiore a 100 kW connessi alla rete MT.

Precedente Delibera ARERA 540/2021/R/EEL

Già il 30 novembre 2021, ARERA aveva pubblicato la delibera 540/2021/R/EELRegolazione dello scambio dati tra Terna, imprese distributrici e significant grid users ai fini dell’esercizio in sicurezza del sistema elettrico nazionale”, con l’obiettivo di disciplinare le responsabilità per lo sviluppo e la manutenzione delle soluzioni tecnologiche necessarie per lo scambio dati tra Terna, imprese distributrici e Significant Grid User ai fini dell’esercizio in sicurezza del sistema elettrico nazionale.

 

La delibera 540/2021/R/EEL era rivolta a tutti gli impianti di produzione di potenza uguale o maggiore a 1 MW connessi o da connettere alle reti MT o BT, per il monitoraggio e la regolazione dello scambio dati attraverso una apparecchiatura denominata Monitoratore Centrale d’Impianto (di seguito MCI).

Tutto ciò al fine di efficientare e gestire in sicurezza il Sistema Elettrico Nazionale (SEN) con un monitoraggio real-time degli impianti della generazione distribuita (GD).

Nuova Delibera ARERA 385/2025/R/EEL

Il 5 agosto 2025 ARERA ha pubblicato la delibera 385/2025/R/EEL “Verifica di conformità delle modifiche all’Allegato A.72 al Codice di rete di Terna S.p.A. e definizione degli ulteriori interventi relativi agli impianti di generazione distribuita finalizzati a garantire la sicurezza del Sistema Elettrico Nazionale”, allo scopo di installare sistemi di comunicazione e controllo più affidabili e veloci, aumentando la visibilità in tempo reale degli impianti in media tensione e rendere più efficace la procedura Riduzione della Generazione Distribuita (RiGeDi).

 

In sostanza, le vecchie tecnologie basate su GSM/GPRS hanno mostrato ritardi, problemi di affidabilità e qualità del segnale; pertanto, vengono sostituite con un dispositivo denominato Controllore Centrale di Impianto (CCI) con funzione PF2 (“Limitazione della potenza attiva su comando esterno del DSO”) che, invece, permette un controllo tempestivo e preciso.

Principali novità della Delibera ARERA 385/2025/R/EEL

I punti principali della nuova Delibera ARERA 385/2025/R/EEL prevedono:
🔹 l’abolizione della categoria GDPRO, dal momento che i tempi di intervento erano troppo lenti. Non sarà più il produttore a ridurre manualmente la potenza, su richiesta del distributore;
🔹 l’obbligo di installazione di un Controllore Centrale di Impianto (CCI) per tutti gli impianti con potenza non inferiore a 100 kW;
🔹 l’obbligo della Funzione PF2, in modo che tutti gli impianti siano in grado di limitare la potenza attiva su comando del Distributore o di Terna.

Sintesi per le imprese

Le nuove modalità si applicano agli impianti eolici e fotovoltaici, sia nuovi che esistenti, con potenza non inferiore a 100 kW, connessi alla rete MT.

 

Il mancato adeguamento al CCI comporta la sospensione degli incentivi erogati dal GSE, la mancata valorizzazione dell’energia immessa in rete (cioè, l’energia non viene pagata o viene pagata a un prezzo ridotto) e, nei casi più gravi, la possibile disconnessione dell’impianto dalla rete elettrica da parte del distributore.

 

Di conseguenza, è necessario avviare le procedure di adeguamento degli impianti di produzione secondo le seguenti modalità e tempistiche:
🔹 per tutti i nuovi impianti, con potenza ≥ 100 kW, obbligo immediato all’entrata in esercizio;
🔹 per gli impianti esistenti adeguamento entro il:
     ▫ 28 febbraio 2026 con potenza ≥ a 1 MW;
     ▫ 28 febbraio 2027 con potenza ≥ 500 kW e < 1 MW;
     ▫ 31 marzo 2027 con potenza ≥ 100 kW e < 500 kW.

 

Per i costi di adeguamento sostenuti dai produttori, è previsto un contributo forfetario variabile in base alla potenza dell’impianto ed alla data di adeguamento (v. tabella seguente):
🔹 fino a 7.500 € per impianti con potenza ≥ 100 kW e < 500 kW;
🔹 fino a 10.000 € per impianti con potenza ≥ 500 kW e < 1 MW.

Entro il 31 ottobre, il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) specificherà le modalità di applicazione della Norma CEI 0-16.