Il fornitore Eviva è in liquidazione
Sono giorni burrascosi per alcune aziende che da un giorno all’altro rischiano di entrare nel mercato di salvaguardia, con conseguenti ricadute economiche negative
Dopo i problemi dello scorso anno e di quest’anno di Metaenergia SpA (società che opera dal 2009 nel settore energetico con sede principale a Roma) e il fallimento di Youtrade (società che operava dal 2008 nel settore energetico con sede a Bergamo e faceva parte del Gruppo Innowatio), ora e il turno di Eviva SpA, fornitore con sede a Milano.
L’Assemblea dei soci di Eviva, in data 12 novembre scorso, ha infatti deliberato la messa in liquidazione della società. Il 15 novembre scorso Eviva, con comunicato stampa, ha inoltre invitato la propria clientela ad attivarsi fin da subito per l’individuazione di soluzioni alternative per le forniture di energia e gas.
Eviva, ex Energetic Source, faceva parte del Gruppo multinazionale Renova, che ultimamente aveva ceduto il 51% a Gazprom. Era presente in tutta la catena del valore, dalla produzione (idroelettrico, eolico, termoelettrico) allo stoccaggio di gas naturale, al trading su mercati europei, fino alla vendita a tutti i segmenti di clienti finali (industrie, PMI, P.IVA e residenziale). Nel corso dell’ultimo anno ha venduto circa 5 TWh di energia elettrica e 1,4 milioni di mc di gas naturale.
Va chiarito che non si tratta di interruzioni di fornitura, ma di una disdetta unilaterale che comporterà un aumento dei costi energetici delle imprese coinvolte, che per i due mesi rimanenti del corrente anno dovranno cercarsi un nuovo fornitore.
Da una breve ricerca in internet, si nota come Eviva aveva in fornitura, fra l’altro, una Confindustria del Nord Est, una del Centro Italia e più di una Confindustria del Nord Ovest, oltre ad altre realtà, come alcune CNA (Confederazioni Nazionali dell’Artigianato).
Il presidente di Adiconsum, Carl De Masi, ha dichiarato che si stima che gli utenti coinvolti siano tra 50 e 100 mila.
Nel frattempo continuano i problemi con Metaenergia: a fine ottobre 2018 Enel ha infatti risolto il contratto di trasporto con Metaenergia. Circa un anno fa la società aveva inviato ad alcuni clienti una missiva avente ad oggetto la risoluzione della fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta, motivandola con lo stop ai reattori nucleari francesi e con la delibera dell’Autorità sulla valorizzazione transitoria degli sbilanciamenti.
Nei prossimi mesi potremmo avere ulteriori novità, anche su altri fornitori. In occasione dell’audizione alla X commissione della Camera sugli oneri di sistema, il presidente di Federconsumatori Perugia, Alessandro Petruzzi, ha infatti dichiarato che “Ci sono almeno 2 se non 4 società di vendita di medie dimensioni che stanno per portare i libri in tribunale”. Petruzzi ha spiegato che, parlando con i distributori sia di gas che di elettricità, alcuni operatori non stanno pagando il dovuto”.
Anche il sito Powernews, a fine novembre, parlava di squilibrio patrimoniale di numerosi trader citando anche Green Network, Icq, Plt e Roma Gas & Power.
È di questi ultimi giorni infine, la notizia che il trader 50 Hertz, fornitore con sede a Catania, ha subito la risoluzione del contratto, stavolta da parte di Terna, gestore che si occupa della trasmissione in alta e altissima tensione.
Questa questione evidenzia il problema dell’elevato numero di operatori nel mercato libero di energia e gas naturale in Italia (400 nel 2018) e pone l’esigenza di ridurne il numero e di introdurre criteri stringenti per il loro inserimento nell’Albo dei venditori, quali affidabilità e solvibilità attraverso fideiussioni bancarie/assicurative adeguate al volume di affari e alla fetta di mercato man mano acquisita.
Nessuna delle imprese seguite da PTE si è trovata in questa difficile situazione perché non sono stati stipulati contratti con i suddetti fornitori. Infatti, va sottolineato come PTE esegua una verifica di affidabilità dei fornitori tramite analisi delle visure camerali, sondaggi presso loro clienti in fornitura e con il monitoraggio di ogni notizia utile (riviste specializzate e non, rumors, ecc).
PTE ricerca le migliori condizioni (prezzo e condizioni accessorie) per i propri clienti solamente tra un elenco di fornitori precedentemente selezionati, fornendo quindi un importante valore aggiunto nella fase di trattativa, così che il cliente possa scegliere l’eventuale fornitore senza nessuna preoccupazione.