PUN ai minimi storici: ad aprile 2016 il valore si è attestato a 31,99 €/MWh, il più basso dall’avvio della Borsa Elettrica avvenuto nel 2004
Da alcuni anni, a causa della contingente situazione economica e degli scarsi segnali di ripresa nei settori più energivori, il valore medio annuale del PUN è soggetto ad un trend ribassista. Nel 2016 il PUN ha registrato il valore medio annuale più basso di sempre, pari a 42,78 €/MWh. Nel grafico si riporta l’andamento del PUN medio mensile dal 2008 al 2016, espresso nei valori baseload e nella fasce orarie Peak e Off Peak.
Come evidenziato nel grafico seguente, nei primi mesi dell’anno 2016 si è registrato un trend decrescente che ha raggiunto il suo minimo nel mese di aprile dove il suo valore si è attestato alla cifra storica di 31,99 €/MWh. Nella seconda metà dell’anno i prezzi hanno ripreso a crescere raggiungendo il massimo nel mese di novembre a 58,33 €/MWh, mantenendosi comunque su valori storicamente bassi che stanno contraddistinguendo il prezzo del PUN negli ultimi anni. Il valore del PUN ha subito un incisivo rialzo negli ultimi due mesi dell’anno 2016 a causa del fermo di una buona parte dei reattori nucleari francesi. L’operazione, motivata in parte dalla normale manutenzione e in parte da alcuni controlli straordinari, ha avuto ripercussioni sui mercati di diversi Paesi europei.
Nel primo mese del 2017 il valore del PUN ha subito ulteriori rialzi, risentendo ancora del blocco delle centrali francesi, della scarsa risorsa idrica e delle temperature invernali che hanno fatto aumentare il prezzo del gas metano. Già con il mese di marzo si sta assistendo a un ridimensionamento del PUN a valori più contenuti.