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Newsletter 4 – 2015

 

Polo Tecnologico per l’Energia cambia sede

A partire da lunedì 25 maggio, ci trasferiremo in via dei Felti, 38 – 38015, Lavis (TN).

 

Era necessario individuare spazi più grandi e adatti per garantire una costante espansione dell’azienda. Siamo infatti certi che tale cambiamento favorirà la crescita professionale dei nostri team di lavoro, migliorando la qualità del servizio offerto ai nostri clienti.

Con l’occasione vi segnaliamo che venerdì 22 maggio effettueremo il trasloco nella nuova sede e quindi potremmo non essere raggiungibili telefonicamente.

I nostri contatti telefonici rimarranno gli stessi tel: 0461-391535 fax: 0461-394497.

 

Un fondo delle famiglie per far ripartire il mercato

E’ necessario trovare una soluzione alternativa ai contratti ESCo che, attualmente, non riescono a prendere il via.

 

In data 26 aprile sul quotidiano locale l’Adige, nell’intervista di Domenico Sartori, si è parlato in particolare di economia ed efficienza energetica degli edifici come volano per il rilancio di un settore che è stato colpito gravemente dalla crisi finanziaria: l’edilizia.

Anche solo i 1.500-2.000 €/anno che vengono spesi in media dalle famiglie italiane per il riscaldamento, non rimangono in Italia, ma servono per comprare gas o petrolio da Russia e dai Paesi Arabi. Sarebbe possibile investire questo capitale sul territorio? Ci sono due metodi per mantenerlo nel nostro paese: il primo è produrre autonomamente da fonti energetiche rinnovabili (si vedano ad esempio le centrali a biomassa a Cavalese, Coredo, ecc.), il secondo è ridurre i consumi attraverso un utilizzo più oculato ed efficiente dell’energia.  Purtroppo c’è una certa riluttanza, derivante dalla generale mentalità, che tende a considerare gli interventi di efficienza energetica come non strettamente necessari. “Se una persona ha freddo, si mette il cappotto…”, ma perché non lo facciamo anche alla casa? Perché il tempo di ritorno è lento e si ripaga in 10 – 15 anni. Diversamente esistono altre opere infrastrutturali con tempi di ritorno anche più lunghi, ma che sono più graditi alle pubbliche amministrazioni.

È chiaro che i meccanismi che agevolano la progettazione e l’attuazione di interventi di efficienza energetica non funzionano. Ad esempio, le ESCo – le Energy Service Company – (il cui meccanismo prevede la realizzazione di progetti con pagamento dilazionato, ripagato con i benefici dell’intervento) stentano a partire, per una serie di motivi: la mancanza di capitale iniziale da poter investire, la gestione del capitale stesso, la garanzia di ritorno economico, ecc. La Provincia ha provato a far partire un bando di questo tipo, ma è rimasto tutto fermo, perché troppo complicato.

Un modo per far ripartire il mercato dell’efficienza energetica in Trentino, e quindi creare nuovi posti di lavoro, è la creazione di un Fondo pubblico che raccolga capitale dalle famiglie, che contribuirebbero con importi contenuti, dai mille ai cinquemila euro. Da questi soldi potrebbero ottenere un interesse minimo garantito, proveniente dall’attuale fondo che utilizza la Provincia per finanziare gli interventi di efficienza energetica a fondo perduto. Così facendo verrebbero messi in circolo non 10, 15 milioni, ma 500; questa cifra permetterebbe di dare veramente impulso a questo mercato.

È da molto che questa idea viene presentata e condivisa senza mai essere considerata seriamente, ma non escludo in futuro che il Trentino possa essere ancora una volta una Provincia all’avanguardia rispetto al resto d’Italia, negli investimenti per gli edifici pubblici e privati, con un non trascurabile ritorno in salute e qualità della vita.

 

Il business dell’efficienza energetica

Un settore con le carte in regola per lo sviluppo economico nazionale

 

Privati, imprese e pubbliche amministrazioni non possono più fare a meno di utilizzare quasi quotidianamente le parole “efficienza energetica”. Parole semplici, ma importanti, che stanno sempre più prendendo coscienza nella mente di tutti. La sensibilità nei confronti dei temi cosiddetti “green” si sta insinuando positivamente nella nostra vita favorendo un’attenzione particolare per l’efficienza energetica. Un’altra leva di questo crescente avvicinamento al settore è anche la contingente situazione economica che predilige una tendenza al risparmio favorendo l’uso efficiente delle risorse per consumare e spendere meno. Imprese e Pubbliche Amministrazioni abbracciano una filosofia “verde” sempre più spesso: rilanciare servizi e prodotti sotto una veste più ecosostenibile è quasi una quotidianità.

Senza dubbio il settore dell’efficienza energetica si è sviluppato enormemente negli ultimi anni: ma è possibile verificare in che misura? Mantenendo il criterio di misurabilità economica del fenomeno, emerge che il settore dell’efficienza energetica è in costante crescita e che solo nel 2012 ha messo in moto un volume di investimenti che, a livello mondiale, si aggira intorno a 310 miliardi di dollari. In Italia, è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) a mantenere monitorata la situazione di sviluppo che interessa il nostro paese. Dai dati raccolti, a seguito delle politiche di detrazioni fiscali relative al periodo 2007-2013, le famiglie italiane hanno realizzato 1,8 milioni di interventi di efficientamento energetico delle loro abitazioni per un importo totale pari a 22 miliardi di euro.

L’efficienza energetica risulta essere un settore con le carte in regola per uno sviluppo economico particolarmente incisivo nell’economia nazionale, attirando l’attenzione di molte imprese che decidono di investire. Resta l’interrogativo sulla reale sensibilità nei confronti di questo tema rispetto agli interessi economici o di marketing.

 

Good Energy Award

Ogni anno, a partire dal 2010, Bernoni Grant Thornton – realtà da sempre attiva nel campo della consulenza tributaria e societaria nazionale e internazionale, nell’outsourcing e nell’advisory – organizza il Good Energy Award.

 

Tale riconoscimento mira a valorizzare le capacità imprenditoriali e le performance di un settore, quello dell’efficienza energetica, che, più di altri, può riuscire a creare occupazione e una più incisiva cultura di sostenibilità ambientale all’interno del Paese.

Al premio possono partecipare le imprese operanti sul territorio nazionale da almeno due anni, che hanno implementato progetti innovativi volti alla salvaguardia dell’ambiente ed al miglioramento delle performance economico-aziendali. Le categorie dove candidarsi sono: Industria (es. settore energetico, manifatturiero, meccanico ecc.; Terziario (es. GDO, finanza, turismo ecc.); Pubblica Amministrazione e No Profit; “Giovani Speranze” e Start-Up.

I progetti verranno giudicati in base a: impegno profuso, risorse e tecnologie impiegate, ritorno economico, valore per il territorio, collettività, nonché la ricerca di una sempre maggiore qualità ambientale e ricerca dell’efficienza energetica. Tali elementi saranno valutati in base a parametri economici, finanzieri, tecnici, ambientali e di relazione con il territorio ove il candidato opera (sia inteso come collettività sia come stakeholders aziendali).

La quinta edizione è stata vinta da: ENEL Green Power S.p.A. (Roma) per la categoria “Industria”, CDA di Cattelan S.r.l. (Talmassons – Udine) per la categoria “Terziario”, Famiglia Aperta Onlus (Medesano – Parma) per la categoria “Pubblica Amministrazione e Non Profit”, ECO4CLOUD S.r.l. (Cosenza) per la categoria Giovani speranze e Start Up e Pedon Group S.r.l. (Marostica – Vicenza) per la categoria “Agroalimentare”.

“La spinta offerta dal legislatore – dichiara Stefano Salvadeo, partner di Bernoni Grant Thornton – va nella giusta direzione e ci spinge a dar seguito alla nostra vocazione che attraverso il Premio intendiamo trasferire a un numero sempre maggiore di a-ziende nazionali. Vogliamo sen-sibilizzare quanti più soggetti possibile a migliorare quotidianamente l’uso e il consumo di energia a favore della salute e del rispetto dell’ambiente”.

Dal 20 aprile 2015 al 30 giugno 2015 sono aperte le iscrizioni per la candidature (gratuite e spontanee) al premio della sesta edizione.

Le premiazioni avverranno in occasione della 15° edizione dell’Italian Energy Summit promosso dal Gruppo 24 ORE, in agenda a fine settembre 2015.

 

Imprese energivore – agevolazioni per l’anno di competenza 2014

Abolito il meccanismo di acconto/conguaglio: soppressa l’erogazione dell’anticipazione relativa all’anno 2014

 

Con la Deliberazione AEEGSI 112/2015/R/eel (e confermato con delibera 160/2015/R/eel) sono state definite nuove regole per l’erogazione degli incentivi alle imprese energivore. Dopo due anni di periodi transitori, è abolito il meccanismo di acconto/conguaglio. Gli incentivi saranno erogati in un’unica soluzione, previa dichiarazione a consuntivo dei consumi dell’anno precedente. Nello specifico, è quindi soppressa l’erogazione dell’anticipazione relativa all’anno 2014 a fronte di un’unica remunerazione dell’incentivo a fine anno. Come già anticipato, a partire dal 15 maggio 2015, sarà possibile inviare una
nuova dichiarazione riferita ai valori di consumo misurati a consuntivo per il 2014. Pertanto, la precedente dichiarazione, relativa ai consumi del 2013, necessaria per poter accedere agli incentivi del 2014, non sarà considerata. Nell’immagine sottostante si riporta un esempio della situazione che potreste visualizzare accedendo al “portale energivori” della CCSE. L’importo relativo all’anticipazione per l’incentivo 2014 risulta non autorizzato, in quanto soppresso in attesa di poter calcolare l’importo totale da erogare a consuntivo.

La CCSE erogherà l’intero ammontare delle agevolazioni di competenza dell’anno 2014, previo esito positivo della verifica dei dati presentati, con le seguenti scadenze:

 

• entro il 30 settembre 2015, per le imprese che entro il 30 giugno 2015 avranno presentato alla Cassa i dati a consuntivo dell’anno 2014;

• entro il 31 dicembre 2015, per le imprese che entro il 31 ottobre 2015 avranno presentato alla Cassa i dati a consuntivo dell’anno 2014.

 

Polo Tecnologico per l’Energia è a disposizione per fornire assistenza nella corretta procedura di formulazione della domanda.